Incastonato fra le rocce e immerso in boschi di macchia mediterranea, Orsomarso, situato ai piedi del Monte Simara, è un piccolo paese, dalle antiche tradizioni, ed é posto alla confluenza di due fiumi: il Lao, rinomato tra gli appassionati degli sport fluviali perché è possibile praticare rafting e il più grande dei due, l’Argentino, il quale presta il nome alla Valle. Orsomarso rappresenta una vera e propria perla per il Parco Nazionale del Pollino.
Il centro storico del paese riveste un’importanza rilevante dal punto di vista artistico. Una visita accurata merita la Chiesa di S. Giovanni Battista.
Patrimonio architettonico (religioso, civile e rurale) e artistico
- Chiesetta di S. Maria di Mercuri, XI sec. circa, costruita dai monaci bizantini, sui resti di un tempietto pagano.
- Convento Francescano edificato su resti di Cenobio Basiliano del X sec. circa, fondato nel 1610, venne chiuso dopo il terremoto del 1783.
- Chiesa di S. Leonardo e resti di cenobio basiliano del X sec, già intitolata a S. Sofia.
- Chiesa del SS. Salvatore, XI sec. con rifacimenti del XVI sec.
- Chiesa di S. Giovanni Battista, XIV sec. edificata su resti di una cappella feudale, con rifacimenti del XVII sec.
- Cappella di S. Cosimo di origine bizantina.
- Ruderi del Castello di Mercurion X sec. si hanno notizie del fortilizio fin dagli inizi del secolo XIV.
- Mulino ad acqua, nei pressi della chiesetta di S. Leonardo.
- Colonnato di Cenobio Basiliano in località “Giardino”.
- Grotta di S. Michele o dell’Angelo ed eremo di S. Nilo, località Timpone Simara.
- Frammento del portale lapideo scolpito, XII sec.
- Colonna mozza, quale basamento sacrificale, di epoca romanica.
Le risorse naturalistiche
- Il territorio appartiene al complesso montuoso dei monti di Orsomarso e Verbicaro96. Complesso di catene montuose calcareo-metamorfiche a sud-ovest del Pollino in cui piani vegetazionali sud- appenninici trovano la loro massima espressione strutturale e dinamica. Presenza massiccia e diffusa di Pinus Leucodermis e P. Nigra (Monte Palanuda, Pietra Campanara, Timpone i Fornelli, Timpone Camagna, Cozzo dell’Orso, Montea, M. Petricelli, M. Faghitello, Serra La Croce, M. Cannitello, la Castelluccia, Timpone del Pino, M. Frattina). Mammalofauna ed avifauna eccezionali. E ancora: rosalia alpina, tritone italiano, ululone ventre giallo, capriolo, lupo.
- Riserva Naturale Orientata97 “Valle del Fiume Argentino” istituita con D.M. 425 del 21/7/87. È ubicata lungo la valle omonima. I 3.980 ha del suo territorio comprendono tutta la parte alta del bacino del fiume Argentino, dalle sorgenti fino a ca. 1 km a monte dell’abitato di Orsomarso. La valle, profondamente incisa, ha un andamento est-ovest, con quote che variano dai 1631 m. del monte Palanuda ai 150 m. del fondovalle. Si tratta di una delle aree più affascinanti del sud Italia. La natura selvaggia domina incontrastata con boschi ricchissimi di una vegetazione tra le più varie, dove spicca il pino loricato, ed una fauna che ospita gli ultimi esemplari di capriolo autoctono. Il soprassuolo vegetale è costituito da un’eccezionale varietà di tipologie. Bosco ceduo, alto fusto, alta e bassa macchia mediterranea si alternano senza soluzioni di continuità su tutto il territorio, con centinaia di essenze diverse che rappresentano un po’ tutta la flora arborea ed arbustiva delle varie regioni mediterranee. A partire dal pino loricato, che vegeta lungo i confini nord-orientali, si possono trovare: il faggio e l’abete bianco, che scendono fino ai 200 metri di quota nelle innumerevoli vallette che interessano l’orografia della riserva; frassino maggiore e minore; cerro; acero montano e opalo; carpino bianco; ontano napoletano e nero; nocciolo; noce; ciliegio selvatico; castagno; leccio; maggiociondolo; farinaccio e numerosi salici, distribuiti ovunque nella valle dell’Argentino. E ancora: le ginestre, di Spagna e dei carbonai, il ginestrone, l’erica arborea e scoparia, il corbezzolo, il mirto, il sambuco, il lentisco, la fillirea, il ginepro comune ecc. Grazie a questa mescolanza ed ai vari habitat che si vengono a creare, anche la fauna che popola la riserva è ricca e varia. La presenza di gran lungo più importante è quella del capriolo autoctono. Gli ultimi esemplari di questa specie, indigena delle montagne appenniniche calabresi, vivono in un comprensorio molto limitato di cui la valle dell’Argentino è il cuore. La sua presenza è attualmente stimata in alcune decine di capi. Sono inoltre presenti cinghiali, volpi, lepri, faine, martore, donnole, ricci, scoiattoli neri, numerose specie avicole con importanti colonie di rapaci diurni e notturni. La riserva è gestita dal Corpo Forestale dello Stato.
- Fiume Argentino.
- Laghetto di Tavolara.
- Sorgenti: Canale Tufo, Suglie Maretto, Ceraseo, Quagliarone.
- Cascata Ficara.
- Pietra Campanara, un parallelepipedo di roccia alle pendici del Palanuda.
- Punti Panoramici: Torre Orologio, Grotta Madonna di Lourdes, Calvario.
Eventi speciali
- Il 1° gennaio concerto di Capodanno a cura del complesso bandistico.
- Il 2 gennaio festa patronale di S. Sebastiano con processione religiosa.
- Ultimo giorno di Carnevale: sfilata in maschera per le vie del paese.
- Il 18 Marzo vigilia di S. Giuseppe, con accensione di falò e distribuzione di panini, frittelle e vino.
- Il 19 marzo festa di S. Giuseppe con distribuzione di pane benedetto nella chiesa. Alcuni devoti preparano un pranzo chiamato “u mmito” principalmente a base di legumi, tagliatelle, riso, verdura, “savuza” (fette di zucchine essiccate), baccalà fritto e pane casereccio.
- La seconda domenica di maggio festa della Madonna di Mercuri con processione religiosa.
- La domenica successiva al 13 giugno: festa di S. Antonio con processione religiosa e mercato.
- Festa del Corpus Domini: processione con il SS. Sacramento per le vie del paese addobbate con lenzuola e coperte, fiori di ginestre, petali di rosa, salvia.
- L’ultima domenica di luglio festa di S. Anna con processione e mercato.
- Il 14 agosto celebrazione della SS. Messa alla grotta della Madonna di Lourdes.
- Il 15 agosto festa Madonna dell’Assunta con processione religiosa e fiaccolata.
- L’ultima domenica di settembre festa dei Santi Cosma e Damiano con processione religiosa e mercato.
- Il 13 dicembre Santa Lucia con processione religiosa, fuochi d’artificio e mercato.
- Intorno al 20 dicembre: allestimento presepe in piazza Municipio e tutte le sere festa intorno al fuoco fino all’Epifania.