San Nicola Arcella venne fondata dai Normanni allo scopo di dotare la difesa costiera di un ulteriore baluardo contro le invasiofii Saracene. Per lungo tempo, insieme a S.Domenica di Talao, fu posta sotto la giurisdizione di Scalea. Nel 1799 si rese comune indipendente con l’ ordinamento amministrativo disposto dal generale Championnet. Si apre nella roccia una bellissima spiaggia-baia con un porto naturale unico nella zona. Affascinante paesaggio integrato tra monti e mare. Piccolo ma noto centro turistico, che attira gli amanti del mare per la bellezza delle sue coste dirupate… Vista la posizione geografica si può affermare che San Nicola Arcella è situata in collina ma allo stesso tempo vicina al mare. Questa situazione genera un clima particolare. San Nicola Arcella è l’inizio del tratto di costa denominato “Riviera dei Cedri” per la presenza dei frutti caratteristici nella zona. Lo strapiombo protegge una rada e una spiaggetta, che d’estate si popola di lidi e stabilimenti balneari. Il tratto di mare che va da San Nicola a Diamante è di grande interesse subacqueo. Ai margini del paese, al confine con Scalea, sorge la zona meno praticata perché molto difficile e selvaggia: Capo Scalea. Questo è un piccolo promontorio che scende verso il mare con una serie di blocchi di granito dirupanti sull’acqua. Dalle sue rupi, che raggiungono un’altezza di 96 metri, lo sguardo abbraccia un vasto panorama che abbraccia la costa calabra, quella lucana e quella campana. Da qui si può vedere perfettamente l’isola di Dino e a sud tutto il tratto di costa della riviera dei cedri. Nei pressi sorge anche una torre cilindrica di avvistamento del XVI secolo.La flora della zona è costituita qua e là da Ulivi e macchia mediterranea o dalle celebri primule di Palinuro dalle corolle gialle-dorate, che si abbarbicano sulla roccia. Massiccia rimane la presenza di arbusti che crescono spontanei sulla roccia.